martedì 17 maggio 2011

Consumo di suolo e autonomia fiscale/2

Affollato incontro venerdì 6 maggio a Salò per discutere di temi che stanno a cuore agli amministratori locali, ma anche a tutti quei cittadini gardesani che vedono con grande preoccupazione la politica dissennata degli ultimi anni che hanno visto il degrado del nostro pregiato ambiente naturale. Dove Sindaci portano avanti scelte coraggiose vengono premiati, come Lorella Lavo riconfermata Prima Cittadina di Moniga, dopo aver adottato un PGT a consumo di suolo 0,5%.

L’incontro, condotto da Gianpaolo Comini, coordinatore del Circolo PD di Salò, è partito da un’analisi dei dati di consumo del territorio negli ultimi anni; dati impressionanti:
- In Italia ogni anno vengono urbanizzati 400 Kmq. di territorio agricolo/naturale ( 3 volte l’area urbanizzata di Milano);
- Lombardia: dal 1999 al 2007: 34.000 ettari ( 12 ettari al giorno); 1600 nel solo anno 2007
- Provincia di Brescia: 6.724 ettari (2,3 ettari al giorno); oltre 22.000 piò; record lombardo
- Garda: 637,3 ettari, il 10% dell’intera Provincia!

Giovanni Cigognetti, Sindaco di Salò dal ’95 al ’99 di una Giunta di centrosinistra e stimato architetto-urbanista, ci ha aiutato a capire qual è lo stato delle cose in Lombardia e sul Garda. La legge regionale 12 in materia urbanistica ha modificato le regole della pianificazione urbanistica; la sua applicazione può essere virtuosa in base alle scelte dei Sindaci e degli amministratori locali, che possono dare corso alle proposte di edificazione dei privati in base ai bisogni reali delle comunità e al livello dei servizi che un Comune vuole erogare ai propri cittadini. Può però portare a risultati devastanti quanto a consumo di territorio se, in presenza di forti tagli di risorse dal Governo ai Comuni, questi cercano di compensare continuando a svendere il proprio patrimonio: il territorio e l’ambiente naturale.

Cigognetti ha portato esempi di Comuni virtuosi, anche sul Garda; l’amministrazione comunale di Moniga, guidata da un Sindaco del PD, ha infatti adottato un Piano di Governo del territorio con un consumo di aree per i prossimi 5 anni vicino allo zero; un’azione positiva per controbilanciare le colate di cemento delle precedenti amministrazioni di centrodestra.

D’altra parte i dati relativi al Garda bresciano sono impressionanti:

- dal 1999 al 2007 ci sono state nuove urbanizzazioni di territorio pari a 637 ettari (il 10% rispetto all’intera Provincia);
- In Valtenesi: dal 35,7% al 40,3% di territorio urbanizzato;
- Salò: era al 12%, (ma con una vasta zona collinare alle spalle); oggi certamente la percentuale è più alta più visti gli interventi degli ultimi anni.

Eppure siamo in presenza di case vuote e seconde case che superano il 40% dell’edificato; parallelamente in questi anni abbiamo assistito ad un esodo molto alto di giovani coppie nei Comuni vicini. Salò non ha dato risposta al bisogno di casa dei suoi abitanti e di quanti vi lavorano, a differenza di quanto realizzato nei decenni precedenti.

Il rischio aumenta anche in conseguenza delle politiche del Governo:

Il decreto “milleproproghe” ha fissato al 75% la quota degli oneri di urbanizzazione destinabili anche a spesa corrente, quindi senza tener conto sia delle reali necessità di opere di urbanizzazione conseguenti ai nuovi insediamenti, sia della necessità di prevedere adeguati ammortamenti per gli interventi di manutenzione del patrimonio pubblico, inteso sia più propriamente come edifici (vedi la situazione degli adeguamenti alle norme di sicurezza di Scuole e edifici pubblici in genere), sia per la manutenzione del patrimonio di infrastrutture e aree pubbliche: strade, marciapiedi, piste ciclabili (dove ci sono), parchi, giardini, impianti sportivi ecc..

Il Governo dà meno soldi ai Comuni e con queste norme li invita a far fronte ai bisogni delle comunità con la svendita del patrimonio ambientale. E’ questo il federalismo in salsa leghista?

il coord.pdsalò GianPaolo Comini

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