martedì 4 dicembre 2012

 Italia.
Bene Comune 

PRIMARIE  DEL  CENTROSINISTRA  2012
BALLOTTAGGIO 

Seggio  di  Salò: Votanti   559 


BERSANI:303 (54,2%)                                    RENZI: 255  (45,6%)

SCHEDA BIANCA: 1





 

  Circolo  di  Salò                  

sabato 10 novembre 2012



PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA


Iscrizione all’albo degli elettori:

Domenica  11  e  18  novembre   -   ore  9.30  -  12.00

Presso sede del Circolo PD di Salò  - via S. Giuseppe, 2

On  line:  www.primarieitaliabenecomune.it 

Votazione

presso  Centro  Sociale Comunale  -  via Montessori 
 
ore  8.00  -  20.00


Domenica  25   novembre

Candidati:   Bersani Pierluigi – Puppato Laura
                   Renzi Matteo – Tabacci Bruno – Vendola Nichi

mercoledì 17 ottobre 2012


Principi regolamentari
Primarie 2012 - Per l’Italia Bene Comune



Per la scelta del candidato comune alla Presidenza del Consiglio alle elezioni politiche del 2013, PD, SEL, e PSI promuovono primarie aperte alle cittadine e ai cittadini che si riconoscono nei contenuti della "Carta d'intenti per l'Italia Bene Comune", frutto di un'ampia discussione con associazioni, movimenti e amministratori. Le primarie sono un passaggio essenziale per fondare sulla più larga partecipazione democratica la candidatura al governo dell'Italia e, insieme, uno strumento utile per promuovere la riscossa democratica e civica del Paese. Le elettrici e gli elettori che parteciperanno alle primarie si assumeranno perciò una duplice responsabilità: scegliere il candidato più rappresentativo e unificante alla guida del Governo e contribuire attivamente al successo del centrosinistra alle prossime elezioni politiche. 

È costituito il Collegio nazionale dei Garanti, formato da Luigi Berlinguer, Francesca Brezzi, Mario Chiti, Francesco Forgione, a cui è delegato il compito, previa consultazione dei rappresentanti dei candidati, di approvare i Regolamenti per lo svolgimento delle primarie, sulla base dei principi che seguono. Il Collegio nazionale dei Garanti ha, inoltre, il compito di verificare e certificare la regolarità dell'intero procedimento elettorale, proclamandone il risultato.

1) Le primarie si svolgeranno domenica 25 novembre 2012. Al fine di individuare il candidato più rappresentativo e unificante alla Presidenza del Consiglio e di garantirgli la più forte legittimazione democratica, qualora nessun candidato raggiunga al primo turno il 50% più uno dei voti validamente espressi, si procederà a un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggiore numero di voti. L'eventuale ballottaggio si svolgerà domenica 2 dicembre 2012.

2) La partecipazione alle primarie è aperta a tutte le elettrici e gli elettori, in possesso dei requisiti previsti dalle legge, ai cittadini immigrati in possesso di carta d'identità e di regolare permesso di soggiorno, che dichiarano di riconoscersi nella Carta d'intenti, versano un contributo di almeno 2 euro e si impegnano a sostenere il centrosinistra alle elezioni politiche del 2013, sottoscrivendo un appello pubblico per la sua affermazione elettorale e iscrivendosi all'Albo delle sue elettrici ed elettori. Questo Albo rappresenta un essenziale strumento di consultazione e di partecipazione delle elettrici e degli elettori alla campagna elettorale, al fine del successo dell' "Italia Bene Comune" alle elezioni politiche.

3) Il Regolamento per lo svolgimento delle primarie, approvato dal Collegio dei Garanti entro il 21 ottobre, disciplina le modalità organizzative volte a garantire: 
a) il carattere aperto delle primarie;
b) la registrazione, dal 4 novembre fino al giorno del voto, con la sottoscrizione dell'Appello pubblico, l'iscrizione all'Albo delle elettrici e degli elettori, e la consegna a ciascun elettore, ai fini dell'esercizio del voto, del "Certificato di elettore del centrosinistra per l'Italia Bene Comune". Tale registrazione dovrà avvenire con procedure distinte dalle operazioni e dall'esercizio del voto. Le iscritte e gli iscritti all'Albo costituiranno la base elettorale delle primarie e avranno automaticamente diritto di voto all'eventuale secondo turno. Il Collegio dei Garanti disciplinerà le modalità di iscrizione all'Albo da parte di coloro che si sono trovati nell'impossibilità di registrarsi nel periodo dal 4 al 25 novembre; 
c) il corretto e trasparente svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio.

4) All'atto del deposito della candidatura, ciascun candidato/a alle primarie sottoscrive l'impegno a rispettarne l'esito, a collaborare pienamente e lealmente, in campagna elettorale e per tutto l'arco della legislatura, con il candidato premier scelto dalle primarie, ad attenersi ai contenuti della Carta d'intenti nella costruzione del profilo politico e programmatico del futuro governo. Ciascun candidato sottoscrive, inoltre, il Codice di comportamento dei candidati di cui al punto 6, impegnandosi a onorarlo.

5) Per essere ammessi alle primarie, i candidati devono depositare, entro il 25 ottobre, almeno 20.000 firme di sottoscrittori che contestualmente si dichiarino elettori del centrosinistra, di cui non più di 2000 in ogni Regione, secondo le modalità stabilite dal Collegio dei Garanti entro 3 giorni dalla data odierna.

6) Il Codice di comportamento dei candidati, emanato dal Collegio dei Garanti entro 3 giorni dalla data odierna, si ispira ai principi della comune responsabilità rispetto al progetto "Italia Bene Comune", della correttezza reciproca, della più rigorosa trasparenza e sobrietà nella raccolta e nell'uso delle risorse.

7) Ai fini della trasparenza, è fatto obbligo a ciascun candidato/a di comunicare al Consiglio dei Garanti e di pubblicare online, con cadenza settimanale, ogni contributo, diretto o indiretto, superiore ai 500 euro, nonché di rendere disponibile al Consiglio dei Garanti tutta la documentazione relativa alle entrate e alle spese per le primarie. Ai fini della sobrietà della campagna elettorale e della riduzione dei costi della politica, è fatto divieto ai candidati e ai loro sostenitori di ricorrere a qualsiasi forma di pubblicità a pagamento, come, ad esempio, spot su radio, televisioni, giornali, internet, o affitto di spazi su cartelloni pubblicitari.

8) Il Collegio dei Garanti vigila sul rispetto del Codice di comportamento dei candidati e sanziona eventuali comportamenti difformi secondo le modalità stabilite dallo stesso Codice.

9) Il Collegio dei Garanti nomina, entro 2 giorni dalla data odierna, un coordinamento operativo incaricato di promuovere e monitorare le diverse fasi di organizzazione delle primarie nel territorio nazionale e nella circoscrizione degli italiani all'estero. Ai lavori del coordinamento operativo partecipa, come invitato di diritto, un delegato/a per ciascun candidato/a ammesso alle primarie.

10) Con apposito Regolamento il Consiglio dei Garanti disciplina le modalità di utilizzo dell'Albo pubblico delle elettrici ed elettori del centrosinistra, ai fini della loro consultazione e mobilitazione in vista delle elezioni politiche, nonché del loro coinvolgimento nella raccolta fondi per la campagna elettorale. 


giovedì 26 luglio 2012


Ospedali e Sanità nell’Alto Garda e Valle Sabbia

Assenza inqualificabile del Sindaco e della Giunta di Salò

Nei giorni scorsi si è tenuto a Gavardo un incontro pubblico promosso dal Sindacato Pensionati della CGIL per fare il punto sulla situazione dei servizi sanitari della zona più disagiata e carente della Provincia in materia di servizi sanitari.
Lodevole la presenza del Direttore dell’Azienda Ospedaliera, dott. Fabio Russo e del Direttore Sanitario dott.sa Indelicato, oltre che di alcuni Sindaci e del consigliere regionale Girelli.
E’ stata presentata la situazione dell’Ospedale di Gavardo, ove i lavori di ampliamento sono ormai in dirittura di arrivo per consentire una più razionale distribuzione di reparti e servizi.
Da tutti è però stata sottolineata la necessità di far seguire all’intervento edilizio un’adeguata dotazione di figure professionali e di attrezzature sanitarie, in grado di consolidare e potenziare i servizi esistenti.
In primo luogo per il Pronto Soccorso, che in questi anni ha sofferto proprio per carenze organiche, con conseguenti lunghi tempi di attesa o impossibilità a dare risposta per alcune emergenze, soprattutto nel settore delle gravi patologie cardiologiche.
L’azienda ospedaliera attende il benestare della Regione per dotare l’Ospedale di un vero e proprio “Dipartimento di Emergenza-Accettazione” (DEA), di attrezzature per la “Risonanza magnetica” e infine del servizio di “Emodinamica”, proprio per la risposta alle emergenze cardiologiche, prima causa di decesso insieme ai tumori.
E’ stata poi sottolineata la necessità di dotare il territorio di una struttura per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuti, viste le dimissioni sempre più precoci dai reparti per acuti, in un territorio con percentuali tra le più alte di anziani dell’intera Provincia.
L’unico servizio oggi esistente, Villa Gemma-Barbarano, è in mano ai privati per una scelta sciagurata della Giunta salodiana, che consentì l’abbandono del progetto già approvato e finanziato nell’Ospedale di Salò a fine anni ’90.
Come amministratore della RSA di Salò (Casa di Riposo) da oltre 10 anni ho potuto constatare la richiesta sempre più frequente di ricoveri temporanei proprio di persone anziane, che non hanno possibilità di essere assistite a domicilio dopo un ricovero ospedaliero.
Di qui l’esigenza di potenziare i posti letto per riabilitazione post-acuti, in particolare da parte dell’Azienda pubblica.
All’incontro di Gavardo i presenti hanno potuto notare l’inqualificabile assenza di rappresentanti dell’amministrazione salodiana, che colpevolmente disattende un preciso indirizzo unanime del Consiglio comunale per la ripresa di quel progetto.
Evidentemente l’attuale Sindaco di Salò, avv. Botti, continua a perseguire la scelta sciagurata di allora, quando, in qualità di assessore all’urbanistica, approvò la trasformazione del fu Albergo Astoria in struttura sanitaria, oggi Villa Barbarano.
Sappiano quindi i salodiani, ma le comunità di tutta la zona, Alto Garda e Valsabbia, che, senza una spinta forte, l’Ospedale di Salò continuerà a languire, ampiamente sottoutilizzato.
                                        Gianpaolo Comini, portavoce Circolo PD di S

lunedì 9 luglio 2012

IMU: la stangata della giunta comunale


IMU: la stangata della giunta comunale


Il Consiglio comunale di Salò, nel mese di maggio, con il voto contrario delle minoranze, ha votato le aliquote dell’I.M.U. (Imposta Municipale sugli immobili):

  • 0,4% sulla “prima casa”
  • 0,98% su tutti gli “altri immobili” (case di vacanza, case sfi tte, case locate, immobili destinati ad attività commerciali, artigianali e terziarie in genere).

Una decisione frettolosa e non adeguatamente meditata se si pensa che a giugno, con la prima rata, lo Stato ha deciso che si paghi applicando le aliquote base: 0,4% e 0,76%, con eventuale conguaglio con la seconda rata; tanto più che le indicazioni del Ministero delle Finanze in base ai dati statistici hanno stimato che con le aliquote base, 0,4% e 0,76%, il Comune di Salò possa incassare € 4.599.000.
Il Comune di Salò, con aliquote maggiorate ha previsto di incassare meno: € 4.500.000.
I conti non tornano!
I consiglieri di minoranza, non condividendo questa scelta incomprensibile, hanno chiesto al Sindaco e alla Giunta di ritornare sui propri passi e rinviare la scelta sulle aliquote defi nitive a settembre, dopo una verifica delle effettive necessità di copertura del bilancio comunale, sulla base del gettito della prima rata di acconto.
Per questo motivo, hanno chiesto la convocazione del Consiglio comunale che si è tenuto ai primi di giugno, per proporre l’adozione di tale decisione di buon senso, lasciando aperta la possibilità di prevedere una modulazione delle aliquote, con la possibilità di valutare in modo diverso alcune situazioni: ad esempio per le case date in usufrutto ai figli o ai genitori anziani, che risultano seconde case.
Distinguere le aliquote fra le abitazioni sfitte e quelle date in locazione a residenti, a maggior ragione se a canone concordato; così come lasciare aperta la porta a possibili distinzioni anche nell’ambito degli immobili destinati ad attività produttive, in una fase di diffi coltà. Tutto ciò senza neppure considerare la possibilità di alleggerire l’aliquota sulla prima casa, come Gardone Riviera, che l’ha abbassata al 0,3%. 


La proposta di rinviare la decisione è stata respinta e ai consiglieri di minoranza non è stata data risposta neppure alla richiesta di prendere visione dei dati che hanno sostenuto le previsioni di gettito dell’imposta IMU adottate dalla Giunta:
evidentemente, il “buon senso” è una categoria che non appartiene alla Giunta e alla maggioranza che la sostiene; e si è avuta una prova ulteriore della opacità delle scelte dell’amministrazione comunale, che rifiuta il confronto con i rappresentanti della cittadinanza.


A giudizio dei Gruppi di minoranza, poi, non è un buon esempio vedere Sindaco e consiglieri di maggioranza approvare il bilancio di previsione del Comune di Salò, che, in tempi di crisi, prevede un incremento delle spese correnti di ben 217.000 euro, coperti proprio con l’aumento non giustificato delle aliquote I.M.U.


La scelta della Giunta sulle aliquote IMU non tiene conto della situazione di Salò, ove i redditi catastali sono molto alti e spesso non distribuiti equamente tra le varie zone della città. 
Una situazione aggravata dalla decisione del Governo, che, non potendo scegliere una patrimoniale sui possessori di grandi beni e alti redditi, per il veto di PDL e LEGA, responsabili dello stato disastroso del bilancio dello Stato, non si è limitato a reintrodurre la tassa sulla prima casa, senza l’esenzione dei redditi più bassi decisa a suo tempo dal Governo Prodi, ma vi ha aggiunto la rivalutazione degli estimi catastali di un ulteriore 60%.
In questo modo, peraltro, il Comune di Salò, incassando una somma consistente dalle tasche dei salodiani, rinuncerà ad usufruire a fine anno del fondo di compensazione previsto dallo Stato a favore dei Comuni che dovessero introitare meno di quanto stimato.


La Giunta comunale del Sindaco Botti, sotto la regia dell’Assessore al bilancio Berardinelli, col sostegno dei due consiglieri della lista “Cittadini per Salò”, ha chiuso le orecchie ad ogni sollecitazione. 
Con buona pace dell’attenzione alle difficoltà di molte famiglie e di piccole realtà commerciali e artigianali.