giovedì 21 luglio 2011

Salò, consiglio comunale nel caos

Ancora una seduta al calor bianco quella di lunedì del consiglio comunale di Salò con i cinque «dissidenti» del Pdl all’attacco del sindaco e della maggioranza.


Rapporti sempre più logori fra i cinque «dissidenti» del Pdl e la maggioranza che sostiene il sindaco Barbara Botti (9 di area Pdl, Lega Nord e indipendenti, più i 2 arrivati recentemente dalla lista civica, Fabio Frassoni e Liliana Aimo). 

La questione del contendere l’ha sollevata il leader dei fuoriusciti Alberto Pelizzari che ha chiesto le dimissioni del capogruppo di maggioranza, Giorgio Toffoletto, per incompatibilità, avendo ricevuto un incarico professionale dal Comune. 

La srl Applicazioni tecniche e topografiche (Att), che risulta di Toffoletto, per un incarico di mille euro, deve redigere rilievi sul progetto di sistemazione della frana in località Segazzine. In aprile i lavori sono stati appaltati alla Legrenzi di Clusone per un importo di 435 mila euro più Iva, ma uno smottamento verificatosi a valle obbliga a rivedere lo studio iniziale della Pavia innovazione engineering global service e della Conti associati. Bisogna insomma esaminare i cedimenti in atto.
«Non abbiamo nessuna intenzione di lanciare accuse o di minacciare denunce - ha proseguito Pelizzari-. Riteniamo però che sia un nostro preciso obbligo, legale e morale, segnalare questa delicatissima situazione».

«Ho vissuto l'ennesima avvilente pagina di una situazione surreale - ha commentato il sindaco Botti -. Passino le opposizioni storiche (Partito Democratico) che, per giustificare l'assenza per ferie di un paio di consiglieri, inscenano una protesta su una questione prettamente formale. Ma la cosa più sconcertante è il comportamento dei cinque del gruppo misto, che sbandierano un incarico di 800 euro (mille incluso il contributo previdenziale e l'Iva) dato da un funzionario alla Att, di cui è socio il consigliere comunale Giorgio Toffoletto, rincarando la dose con una affermazione fuori luogo, del tipo: "Vi abbiamo trovato con le mani nella marmellata". Per una consulenza da 800 euro. E per concludere Alberto Pelizzari se n'è andato apostrofando col titolo di 'imbecille' Frassoni. A lui si imputa la colpa di non aver consentito, con l'appoggio dato alla mia giunta, lo scioglimento del consiglio».

«Ultimamente - prosegue il sindaco- Salò sembra invece risollevarsi dallo stallo in cui era caduta, persino gli esercenti sono più contenti. Noi lavoriamo sodo per migliorare la condizione delle persone. Ma ci ritroviamo con uno schieramento di partito (Pdl) che, anzichè lavorare per ottenere il meglio, fa di tutto per consegnare la città nelle mani dell'opposizione. Continuiamo a ricevere insulti e accuse, ma non una sola proposta è arrivata».

Botti invita il coordinatore provinciale del pdl Viviana Beccalossi a intervenire: «Dai vertici del Pdl manca una presa di posizione, con la conseguenza di trascinarci in questa guerra all'ultimo sangue, che alle prossime elezioni non favorirà l'elezione di un sindaco di centrodestra».

Fonte Bresciaoggi

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