ASSESSORE BERARDINELLI:
INOPPORTUNITÀ O INCOMPATIBILITÀ?
Una situazione vischiosa tra incarichi pubblici e attività
privata
Nell’ultimo Consiglio comunale è stata
sollevata dai consiglieri di minoranza la delicata questione dell’intreccio tra
le funzioni pubbliche dell’Assessore Berardinelli, assessore della Giunta
Botti, e alcuni incarichi da lui ricoperti in qualità di amministratore condominiale
per la Società “Il Morgante”, che aveva acquistato l’ex Casa di Riposo e
realizzato il parcheggio interrato sotto Piazza Leonardo da Vinci (davanti al
Complesso Gasparo).
Il problema dell’incompatibilità è stato
sollevato a proposito di una delibera della Giunta Comunale, alla quale ha
partecipato e votato anche l’assessore Berardinelli; con la quale si esprime
parere favorevole alla richiesta della Società in questione, di poter vendere
in blocco i numerosi posti auto sotterranei (circa 70) tuttora invenduti.
Posti auto realizzati sulla base di una
convenzione approvata a suo tempo dal Consiglio comunale, non dalla Giunta che
non ne ha competenza, e che erano destinati ai possessori di alloggi in Centro
storico, per togliere auto dai parcheggi in superficie.
È stata contestata sia l’incompetenza della
Giunta a decidere sia la partecipazione alla decisione dell’assessore Berardinelli,
che è amministratore condominiale per la Società beneficiaria dell’autorizzazione
comunale.
Nemmeno il pudore di non partecipare al voto
della Giunta comunale e nessuna obiezione neppure dal Sindaco Botti, avvocato.
Nel corso della discussione in Consiglio è
emersa poi una situazione dubbia, quanto a compatibilità degli incarichi
ricoperti dall’Assessore Berardinelli, che risulta anche essere amministratore
condominiale per la Società che gestisce l’autosilo di via Brunati, che vende e
affitta le autorimesse, attualmente in gestione alla Società che lo ha
realizzato, ma di proprietà dell’Ente Comunale, che lo avrà in restituzione
alla scadenza della convenzione quarantennale.
Alle
obiezioni sollevate dai consiglieri di minoranza l’assessore ha ammesso che
forse qualche problema esiste e che sarà oggetto di puntuale verifica.
In
ogni caso, ancora una volta, anziché assentarsi al momento del voto del
Consiglio Comunale, ha votato per respingere una richiesta dei consiglieri di
minoranza di ritiro della delibera di Giunta che vedeva coinvolta la sua
incompatibilità per conflitto di interessi: comportamenti avvallati dall’intera
maggioranza, compresi i due componenti della lista “Cittadini per Salò” e che
la dicono lunga sulla considerazione in cui è tenuta l’etica pubblica.
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