sabato 30 giugno 2012

ASSESSORE BERARDINELLI: INOPPORTUNITÀ O INCOMPATIBILITÀ?


ASSESSORE BERARDINELLI:
INOPPORTUNITÀ O INCOMPATIBILITÀ?
Una situazione vischiosa tra incarichi pubblici e attività privata

   Nell’ultimo Consiglio comunale è stata sollevata dai consiglieri di minoranza la delicata questione dell’intreccio tra le funzioni pubbliche dell’Assessore Berardinelli, assessore della Giunta Botti, e alcuni incarichi da lui ricoperti in qualità di amministratore condominiale per la Società “Il Morgante”, che aveva acquistato l’ex Casa di Riposo e realizzato il parcheggio interrato sotto Piazza Leonardo da Vinci (davanti al Complesso Gasparo).
   Il problema dell’incompatibilità è stato sollevato a proposito di una delibera della Giunta Comunale, alla quale ha partecipato e votato anche l’assessore Berardinelli; con la quale si esprime parere favorevole alla richiesta della Società in questione, di poter vendere in blocco i numerosi posti auto sotterranei (circa 70) tuttora invenduti.
   Posti auto realizzati sulla base di una convenzione approvata a suo tempo dal Consiglio comunale, non dalla Giunta che non ne ha competenza, e che erano destinati ai possessori di alloggi in Centro storico, per togliere auto dai parcheggi in superficie.
   È stata contestata sia l’incompetenza della Giunta a decidere sia la partecipazione alla decisione dell’assessore Berardinelli, che è amministratore condominiale per la Società beneficiaria dell’autorizzazione comunale.
   Nemmeno il pudore di non partecipare al voto della Giunta comunale e nessuna obiezione neppure dal Sindaco Botti, avvocato.

  Nel corso della discussione in Consiglio è emersa poi una situazione dubbia, quanto a compatibilità degli incarichi ricoperti dall’Assessore Berardinelli, che risulta anche essere amministratore condominiale per la Società che gestisce l’autosilo di via Brunati, che vende e affitta le autorimesse, attualmente in gestione alla Società che lo ha realizzato, ma di proprietà dell’Ente Comunale, che lo avrà in restituzione alla scadenza della convenzione quarantennale.

  Alle obiezioni sollevate dai consiglieri di minoranza l’assessore ha ammesso che forse qualche problema esiste e che sarà oggetto di puntuale verifica.
   In ogni caso, ancora una volta, anziché assentarsi al momento del voto del Consiglio Comunale, ha votato per respingere una richiesta dei consiglieri di minoranza di ritiro della delibera di Giunta che vedeva coinvolta la sua incompatibilità per conflitto di interessi: comportamenti avvallati dall’intera maggioranza, compresi i due componenti della lista “Cittadini per Salò” e che la dicono lunga sulla considerazione in cui è tenuta l’etica pubblica.

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